In occasione della Festa della Donna mi è capitato varie volte di guidare gruppi su un itinerario da me creato e che ho sempre trovato appassionante: Pavia (ma anche Vigevano, Milano, Como, le altre città di mia competenza) attraverso gli occhi delle sue donne celebri.
Figure femminili di volta in volta affascinanti, intellettuali, guerriere, idealiste, determinate, semplici, sofisticate, sono diventate lo spunto per partire dalla loro storia e passare a quella dei luoghi pavesi a loro legate, creando visite guidate decisamente coinvolgenti. I percorsi sono tanti e ogni volta modificabili, in questo articolo vi do solo qualche idea!
Immaginando di incontrarci in stazione potremmo partire dall'epoca romana, scomodando addirittura la mitologia, e metterci ai piedi dell'imponente statua degli anni Venti che rappresenta la Minerva, dea della sapienza e per questo associata a Pavia, antica città universitaria ma... attenzione a non guardarla negli occhi come ci raccontata una curiosa leggenda!
L'alto medioevo però ci chiama ed ecco allora spostarci nelle viuzze acciottolate per trovarci nei pressi della basilica di San Michele ed evocare la presenza di una figura femminile dalla vita travagliata, Imperatrice e Santa, Adelaide di Borgogna.
La mia preferita, però, rimane sempre lei... Cecilia Gallerani, "La dama con l'ermellino" dipinta da Leonardo da Vinci ai tempi dei duchi Sforza.
Cecilia ci conduce al Castello di Pavia e qui potrei passare ore a parlare di lei e di tutti i personaggi e le vicende a lei legati. Per entrare nel cuore di questa epoca sfarzosa e complessa vi consiglio di leggere un romanzo storico molto ben costruito e documentato, "I cigni di Leonardo, di Karen Essex (ormai si trova solo di seconda mano o nelle biblioteche).
Un'altra figura femminile oserei dire "monumentale", che ha certamente percorso le strade di Pavia, è l'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo. Per immaginarla nella sua teutonica eleganza e imponenza basta entrare nei cortili dell'Università da lei rinnovata e soprattutto in un luogo che dire suggestivo è riduttivo: la Biblioteca Universitaria Teresiana.
Come noi donne sappiamo, però, non è necessario essere regine, imperatrici, duchesse per essere pilastri della storia e della vita di tutti i giorni... per questo mi piace sempre soffermarmi accanto alla statua della lavandaia, lungo il fiume Ticino. Il monumento fu dedicato, qualche decennio fa, a questa figura che per secoli ha attraversato e osservato scorrere la storia della nostra bella città.
Vita dura quella delle lavandaie ma forse non di più di quella di duchesse e principesse... e meno male che, al di là di abiti eleganti e sontuose residenze, da quei tempi noi donne un bel po' di strada, verso la libertà e l'indipendenza, ne abbiamo fatta!
Mia Martini - Donna
Splendido ed entusiasmante articolo! In chiare linee ha aperto una finestra di storia importantissima. Complimenti a Samantha e alla sua eccellente professionalità.
Mirella Siboni
Grazie per i complimenti e per il tuo feedback!
Complimenti Samantha, veramente interessante e sconosciuta ai più credo... Speriamo di avere presto la possibilità di fare questa intrigante esperienza! Federico e Elena
Volentieri! Sempre contenta di fare itinerari un po' diversi dal solito!!