Le domande bizzarre dei visitatori
Immaginate una conversazione con una persona appena conosciuta, col rituale scambio di convenevoli che porta alla consueta domanda: "E tu cha lavoro fai…?" e io ovviamente rispondo "La guida turistica!. Momento di silenzio… e poi dall'altra parte di solito esce l'esclamazione "wow! Che bello!" e subito dopo "Ma è proprio un lavoro...?".
Sì! La guida turistica può essere un lavoro a tempo pieno, sicuramente appassionante e spesso divertente!
Come le domande bizzarre a cui talvolta mi sono trovata a rispondere! Tanto per ricordarne qualcuna..
- Che dire ad esempio di quel gioviale signore che mi chiese quanti fossero in totale i mattoni usati per costruire il Castello Visconteo di Pavia? Pesi, misure e quantità sono un dubbio frequente, come il classico: "Ma quanto pesa esattamente il Duomo di Milano?".
- Sempre davanti a un castello, lo Sforzesco di Milano, un'altra domanda "passata alla storia": il visitatore ammira l'imponenza della fortezza, poi si rivolge a me chiedendo: dove siamo? A Venezia?
- Altrettanto curiosa fu la domanda di un signore che, di fronte alle porte di sicurezza per accedere all'affresco di Leonardo da Vinci "L'Ultima Cena" che si trova all'interno del Monastero di Santa Maria delle Grazie, mi chiese se lì, in precedenza, ci fosse una banca. Intendeva proprio dentro al monastero, nel XV secolo! Mi sa che le porte automatiche l'avevano tratto in inganno!
- Spesso l'affresco de "L' Ultima Cena" di Leonardo suscita innumerevoli domande, tra cui la super classica: ma non era stato portato in Francia da Napoleone?
- Ci furono poi i sei mesi dell'Expo di Milano, oserei dire gloriosi in quanto a bizzarrie lavorative! Come quel simpatico gruppetto che insisteva affinché li aiutassi a cercare immediatamente un treno che permettesse loro di vedere, nell'ora di tempo libero che avevano per girare tra i padiglioni dell'esposizione, la città di Milano e il Lago di Como, ma non quelli immortalati all'interno del suggestivo Padiglione Italia, no, no, quelli veri, avrebbero proprio voluto improvvisare in treno una visita guidata di Milano e Lago di Como, in un'ora!
Per avere un'idea del lato divertente e ironico del nostro lavoro vi consiglio di vedere il famoso film "Le mie grasse grosse vacanze greche".
Le guide turistiche, preparate e disponibili -anche rispondere alle nostre sciocche domande! - ci consentono di conoscere la cultura dei luoghi in cui viviamo, in modo dinamico, come se stessimo leggendo un libro, ma guardando con i nostri occhi le meraviglie che ci circondano. Grazie per il vostro prezioso lavoro!
È un lavoro molto serio e chi decide di farlo suo deve essere pronto a tutto e tutti.